Analisti e what if: se Kering, dopo CRV, acquisisse Burberry?

Analisti e what if: se Kering, dopo CRV, acquisisse Burberry?

Non tutti i marchi del lusso potrebbero rialzarsi dalla crisi causata dalla pandemia. E chi non ci riuscirà, o farà molta fatica, potrebbe diventare preda ambita di chi, al contrario, saprà mettersela alle spalle. Rigenerando la sua liquidità. In questo nuovo scenario, ambientato a partire dal 2022, gli analisti fanno esercizi teorici. Uno dei loro what if immagina che Burberry possa essere acquisito da Kering.

Analisti e what if

Pierre Mallevays, fondatore di Savigny Partners, ha analizzato la situazione attuale, con i titoli del lusso che hanno perso mediamente il 20-25% del valore da gennaio. Ed è andato a vedere quello che è accaduto dopo la crisi del 2008. Allora ne derivarono,tra 2010 e 2011, alcune importanti acquisizioni. Per esempio, quella di Bulgari da parte di LVMH.

I primi due tipi di probabili obiettivi

Mario Ortelli, managing partner di Ortelli & Co, individua su Vogue Business tre tipi di probabili obiettivi nel settore del lusso. Il primo è generato dalle aziende che entrano in difficoltà finanziaria ed entrano nel mirino delle società di private equity.
Il secondo vede coinvolte le società quotate in Borsa, prive del controllo da parte di un azionista di maggioranza. “Dopo Tiffany, sono pochi gli obiettivi di questo tipo. La società più nota rimasta è Burberry che è anche uno dei pochi obiettivi importanti sul mercato. E la quotazione delle sue azioni è crollata di circa il 40% dall’inizio dell’anno” afferma Ortelli.

Il terzo tipo

Il terzo è formato dalle imprese finanziariamente solide di proprietà familiare. Famiglia che, data la difficile situazione di mercato, potrebbe iniziare a valutare una possibile cessione. “Per i potenziali acquirenti, questa potrebbe essere un’opportunità unica per acquisire una risorsa unica” afferma Ortelli. E cita Prada e Chanel, pur affermando che si tratta di due operazioni molto difficili da realizzarsi.

Piccoli indizi

Lo scorso 12 febbraio, Kering ha affermato di rimanere vigile sul mercato delle acquisizioni. Contesto sotto pressione dopo il colpo messo a segno dai rivali di LVMH con Tiffany. Intanto Burberry espone un valore di mercato di circa 5 miliardi di sterline. Il che rappresenta un nuovo minimo da quasi quattro anni. Ecco, allora che gli ingredienti per il cocktail “analisti e what if” sono pronti per essere shakerati. (mv)

Immagine tratta da burberry.com

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