Non solo piumini, da Moncler le scarpe hanno un futuro radioso

Non solo piumini, da Moncler le scarpe hanno un futuro radioso

Non solo piumini. Da Moncler le calzature sono una categoria in rapido sviluppo. Lo ha sottolineato anche il chief brand officer Gino Fisanotti. Nella conference call per illustrare i risultati finanziari del 2022 del gruppo italiano, Fisanotti ha spiegato che l’anno scorso le scarpe hanno avuto un’ottima performance “mettendo a segno una crescita a doppia cifra nel quarto trimestre 2022 e nella seconda parte dell’anno”. Non solo: oltre a garantire incassi continuativi, le calzature contribuiscono a veicolare il marchio durante tutto anno.

Non solo piumini

Remo Ruffini (a sinistra nella foto Imagoeconomica), CEO di Moncler, prevede un futuro radioso per le calzature. Entro il 2025 arriveranno a generare il 10% del fatturato. Ma questo non avverrà per caso: è frutto di precisi investimenti. In primo luogo, Moncler ha creato una unità di business dedicata allo sviluppo delle calzature. E, visti i progressi, dalla scorsa estate, starebbe valutando la possibilità di acquisire strutture specializzate per internalizzare la produzione. Un’esigenza che potrebbe aver subito un’accelerazione durante gli ultimi mesi del 2022. Nella seconda metà del 2022, infatti, il fatturato relativo alle scarpe è cresciuto a doppia cifra. Esempio perfetto di questa strategia sono le sneaker Trailgrip GTX: primo tentativo del marchio per realizzare scarpe indossabili tutto l’anno e, quindi, in grado di dare visibilità al marchio 365 giorni l’anno.

 

 

Gli aumenti di prezzo

Moncler aveva aumentato i prezzi di circa il 10% nel terzo trimestre. Nell’ultima parte del 2022 aveva annunciato un ulteriore +10% in Europa, a causa del caro energia. Ebbene, il marchio ha dichiarato di non aver riscontrato effetti negativi, come riporta Vogue Business. “Gli aumenti sono stati ben accettati dai consumatori. Probabilmente perché, parlando di inflazione, purtroppo sono abituati”, dice Roberto Eggs, Chief Business Strategy e Global Market Officer. Gli aumenti sono proseguiti con la collezione estiva 2023, in commercio a fine novembre. Un ulteriore scatto è previsto per giugno/luglio di quest’anno. Eggs ha precisato che gli aumenti servono esclusivamente per coprire i maggiori costi di produzione. Il piano prevede rialzi più consistenti in Europa rispetto a Cina e Stati Uniti.

Superate le attese

Il gruppo Moncler ha dichiarato che nel 2022 i ricavi sono aumentati del 27% a 2,6 miliardi di euro, grazie alle vendite in Europa e ai riscontri del programma Genius. Il risultato ha battuto le attese degli analisti, ferme a 2,534 miliardi. Il marchio Moncler ha registrato un fatturato di 2,2 miliardi di euro, +21% sul 2021. Stone Island ha raggiunto 401 milioni di euro, +29%. “Quest’anno è iniziato bene per Moncler”, afferma Ruffini. Ma la Cina resta “un grande punto interrogativo“, conclude Luciano Santel, Chief Corporate and Supply Officer. (mv)

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