Atelier Méta fa borse con gli scarti di pelle dell’aeronautica

Atelier Méta fa borse con gli scarti di pelle dell'aeronautica

Realizzare una linea di pelletteria con gli scarti di pelle dell’aeronautica, inclusi i rivestimenti delle poltrone usate. È l’attività di Domitille Roche Michoudet che alla fine del 2020 ha fondato l’Atelier Méta (ovviamente nessun riferimento all’azienda proprietaria di Facebook). Fino a qualche giorno fa vendeva le sue creazioni su Internet, ora anche in un negozio temporaneo a Tolosa. Ma la sua passione per la pelle arriva dall’Argentina.

Con gli scarti di pelle dell’aeronautica

Domitille Roche Michoudet è andata in Argentina per laurearsi in scenografia. E, come racconta a La Tribune, ha conosciuto un artigiano del cuoio. “Una volta alla settimana andavo nel suo laboratorio e imparavo tutte le tecniche di lavorazione della pelle”, ricorda Domitille. Dopo 5 anni è tornata in Francia. Qui ha per caso incontrato una sarta che stava andando in pensione e voleva disfarsi della propria attrezzatura. Così ha cominciato la sua avventura imprenditoriale. Dopo alcuni prototipi e test, l’Atelier Méta offre oggi un’ampia gamma di prodotti legati al viaggio, per mantenere un legame con la provenienza della materia prima. Atelier Méta realizza etichette in pelle per valigie, custodie per passaporti e penne, porta carte, porta trucco e piccoli zaini.

 

 

L’approvvigionamento

Il nodo fondamentale dell’attività è l’approvvigionamento del pellame. Secondo il suo conteggio personale, Domitille Roche Michoudet ha raccolto solo 56 chili di pelle dall’industria aeronautica. Molto poco rispetto alle quantità scartate dall’industria aeronautica, ma per il momento è una quantità sufficiente per evadere i primi ordini. Atelier Méta, che è stata certificata impresa a “rifiuti zero”, ha ambizioni molto più elevate e sta cercando nuovi fornitori. (mv)

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