Meno promozioni e si vola: il rimbalzo delle borse negli USA

Meno promozioni, e si vola: il rimbalzo delle borse negli USA

Con un rimbalzo inaspettato (ma sperato), le vendite di borse negli USA sono tornate, in valore, quasi ai livelli pre Covid. Lo rivela la società di ricerche e analisi di mercato NPD Group. A trainare la ripresa degli accessori di pelletteria sono i modelli shoulder e crossbody, utilizzate per le uscite in città e per altre attività sociali. I modelli più formali (“da ufficio”), invece, “continuano a lottare”. Contribuiscono al rimbalzo, spiega NPD, le minori promozioni e prezzi di vendita maggiori.

Il rimbalzo delle borse negli USA

Negli Stati Uniti, da marzo ad agosto 2021, il fatturato di vendita delle borse da donna è stato inferiore di appena il 2% all’analogo periodo del 2019. “Il mercato di questi prodotti è rimbalzato più rapidamente del previsto e ha riguadagnato la maggior parte delle entrate perse nel 2020″, ha affermato Beth Goldstein, analista di NPD. “I consumatori si stanno coccolando mentre tornano ai normali comportamenti pre-pandemia. Sono anche disposti a cambiare spesso perché hanno più soldi da spendere, dopo essere rimasti a casa per mesi e mesi”.

 

 

I modelli

Quali modelli tirano di più rispetto al 2019? Per esempio, le borse a spalla, i cui ricavi sono cresciuti del 14%, mentre quelli dei modelli a tracolla mostrano un rimbalzo del 7%. Le vendite di pochette sono aumentate del 2% e quelle delle custodie per i cosmetici sono esplose: +48%. Perdono terreno, invece, le cartelle da ufficio (-5%), mentre le tote vivono una fase interlocutoria (-1%).

Meno promozioni: e si vola

“Il mercato delle borse era in declino nel 2019, già prima della pandemia – spiega Goldstein -. Questo perché il contesto del retail era diventato fortemente promozionale“. Non solo: secondo NPD, due anni fa i consumatori destinavano gran parte del proprio budget ad athleisure e tecnologia. “Oggi, invece, ci sono meno promozioni, grazie alla crescente domanda unita a un inventario limitato” spiega Goldstein. E, particolare non secondario, incide anche l’aumento dei prezzi di vendita dovuto all’incremento dei costi di materiali e lavoro. (mv)

Immagine Shutterstock

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