Nevepell: l’incoerenza No Furs e la pelliccia che piace ai giovani

Nevepell: l’incoerenza No Furs e la pelliccia che piace ai giovani

“Il movimento No Furs? Incoerente, ma riesce a influire negativamente in un settore in cui non nascono nuove aziende”. Lo afferma a La Conceria Gabriel Laneve, 23 anni (nella foto), di Nevepell, azienda artigianale di famiglia di Monopoli (Bari) che dal 1991 opera nel settore della pelle e pelliccia. Per il giovane imprenditore il mercato è per lo più sulle spalle dei clienti storici con un 2022 che è stato un anno difficile, mentre il 2023 è partito bene. E potrebbe finire meglio, visto l’ottimo bilancio della partecipazione a TheOneMilano, a fine febbraio.

L’incoerenza No Furs

Sei un giovane in un settore in cui l’età media è piuttosto alta…

Diciamo pure che difficilmente nascono nuove aziende. È tutto il settore a essere maturo e fa affidamento su una clientela fidelizzata e che possiamo definire storica. Però, ciò non vuol dire che non ci siano giovani e che la pelliccia non piaccia ai giovani…

Quanto pesa il movimento No furs?

Pesa, inutile negarlo. Ma oggi non c’è coerenza perché svolgiamo i test dei farmaci sugli animali, ne mangiamo la carne, ma in molti rifiutano la pelle e la pelliccia. Vogliamo essere sostenibili e preferiamo le pellicce di plastica…

 

 

Piccoli e artigianali

Voi come sfidate il mercato?

Con l’artigianalità dei nostri prodotti. Con il servizio. Siamo piccoli, abbiamo 5 dipendenti e siamo specializzati in visone, volpe, mormasky e conigli rex. Vendiamo per il 70% in Italia e per il resto all’estero. In particolare, Francia e Spagna.

E la produzione?

Per metà è eseguita internamente e per l’altra metà in laboratori italiani esterni.

Oggi e domani

Avete avuto problemi di approvvigionamento?

No, siamo piccoli se consideriamo il mercato. Anche durante la pandemia siamo riusciti a comprare le pelli tramite le aste di Copenhagen.

Com’è andato il 2022?

Abbiamo avuto un leggero calo. Ma c’è stata una ripresa in questo 2023. Partecipiamo alle manifestazioni di settore fin dal 2005 e siamo tornati da TheOneMilano soddisfatti. Non ci aspettavamo così tante visite.

Clienti italiani o stranieri?

Soprattutto stranieri. Provenienti dai nostri mercati di riferimento come Spagna e Francia. I nostri clienti storici ci sono e questo è una buona base di partenza. (mv)

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