La vie en cuir: da Hermès a Balenciaga, a Parigi trionfa la pelle

La vie en cuir: da Hermès a Balenciaga, a Parigi trionfa la pelle

Per Hermès è caramellata. Balenciaga punta sul lucido ultrablack. Per CELINE camoscio e shearling anni ’70. Continua un’intensa edizione della Paris Fahion Week dove la pelle è, in modo indubitabile, il materiale creativo di riferimento, declinato in un numero infinito di sfumature. In altre parole, Parigi si dimostra sempre più innamorata della pelle. Al punto che, parafrasando la celebre canzone di Édith Piaf‎, potremmo dire che sulle passerelle transalpine trionfa “La vie en cuir”.

CELINE

Hedi Slimane dedica la collezione invernale 20/21 di CELINE allo spirito bohémien degli anni ’70. I modelli (sia uomini che donne) vestono trench e mantelle in morbido camoscio marrone. Poi gonne di pelle con bottoni e voluminosi cappotti di shearling. E ancora: aderenti giacche e bomberini di pelle a strisce o patchwork. Ai piedi sfilano sandali con plateau, stivaletti argentati con la punta e thigh high boots in suede.

Balenciaga

In una passerella sommersa dall’acqua (per ricordare l’innalzamento dei livelli degli oceani) Balenciaga presenta una collezione dal fascino “inquietante”. Per esempio, manda in passerella lunghi cappotti in pelle tipo Matrix e gonne (sempre in pelle) sia dritte che plissé. E propone anche tute gym-glam e da biker in total leather. Lo sportivo si mixa alla perfezione con un classicismo statuario. Per gli accessori, gran ritorno della Classic Balenciaga Bag che nel suo ventesimo anniversario diventa Neo Classic.

 

 

Hermès

La designer Nadège Vanhee-Cybulski fa una ricerca sofisticata dei materiali per esprimere tutto il savoir faire artigianale della griffe e la sua mission manifatturiera innovativa. Cappotti con pellami caramellati e gonne plissé in pelle morbidissima. Sono in pelle pantaloni, abiti, cappotti, giacconi e smanicati. Il tocco cavallerizzo (emblema della griffe) emerge nelle calzature: alti stivali da equitazione si abbinano a strette e sottili cinture colorate.

Junya Watanabe

Una moda destrutturata è quella di Junya Watanabe. Un chiodo in pelle diventa una gonna allacciata al collo da bretelle. Tante fibbie e lacci, pelle onnipresente in cappotti e giacche. Abiti in pelle e tulle. Salopette sempre in pelle con allacciate borse o borsoni. Anche la stilista giapponese, dunque, contribuisce in modo sostanziale a tracciare “La vie en cuir” di Parigi.

Immagini tratte dal profilo Instagram di Hermès (a destra e sinistra) e da vogue.it (al centro: Balenciaga)

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