L’alleanza tra sneaker e griffe: l’importante è collaborare

L’alleanza tra sneaker e griffe: l’importante è collaborare

Dior con Air Jordan. Prada con Adidas. Margiela con Reebok. Louis Vuitton con Lucien Clarke. Sono solo alcuni esempi di quella che, nel numero di gennaio 2021 del mensile La Conceria, definiamo la (ri)evoluzione sportiva. Non solo “evoluzione”. E nemmeno, soltanto, “rivoluzione”. Ma un processo che combina questi due processi e porta la sneaker oltre il sospetto che il suo mercato sia oramai prossimo alla saturazione. Invece no. Grazie anche all’innesco di un’allenza che connette brand sportivi e griffe (e beneficia anche dell’effetto di Covid) la sneaker resta dominante. Al grido di “L’importante è collaborare”.

L’importante è collaborare

Quella che proponiamo sul nostro mensile è una sorta di gallery ragionata di questo fenomeno. Mettiamo sotto i riflettori i casi citati in apertura, ma anche quello dell’oramai ex stilista calzaturiero di Versace, Salehe Bembury. Nominato designer dell’anno 2020 da Footwear News, ha lanciato una partnership creativa con New Balance. E se “l’importante è collaborare”, c’è un altro aspetto di questo trend da mettere in evidenza. Essendo “progetti speciali” finalizzati a una sorta di elevazione dei brand coinvolti, la pelle ha ampio spazio.

Tanto altro

Non ci fermiamo qui, nel numero di gennaio 2021 del nostro mensile. L’alleanza rinnovata tra griffe e sneaker la contestualizziamo in termini di valore (attuale e futuro) del mercato della scarpa sportiva. Senza dimenticare la necessità di un controcanto relativo ad alcuni fenomeni (ai limiti della follia) esplosi nel 2020, come la questione del modello lanciato da Lidl.

Non ci resta che augurarvi buona lettura.

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