Gruppo Mastrotto: Bilancio di Sostenibilità per una nuova economia

Bilancio di Sostenibilità

Approccio green, responsabilità sociale, welfare. Sono questi i pilastri del primo Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Mastrotto che certifica il suo percorso in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. “La pandemia ci ha obbligato a riflettere ulteriormente sul modello di sviluppo da perseguire”, spiega la presidente Chiara Mastrotto (a sinistra, nel riquadro). Evidenziando, “se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia fondamentale dare vita ad una nuova economia, capace di mettere al centro non esclusivamente il profitto, ma soprattutto le persone e l’ambiente“.

Il primo Bilancio di Sostenibilità

Negli ultimi anni Gruppo Mastrotto ha affrontato importanti investimenti in sistemi di regolazione idraulica degli scarichi e di monitoraggio dei parametri ambientali. Nel triennio 2018-2020 il consumo di energia elettrica è sceso del 22,1%. Inoltre, anche l’intensità energetica, cioè il consumo di energia per unità di prodotto, ha registrato una contrazione, pari a circa il 10%.  La percentuale di energia autoprodotta dagli impianti di cogenerazione ha garantito nel 2020 poco più del 15% del fabbisogno energetico complessivo. Dal 2021 il 100% dell’energia elettrica acquistata è certificata da fonti rinnovabili. Questo investimento permette la riduzione di emissioni di CO2 di oltre 5.000 tonnellate/anno, pari al 21% del totale. Una riduzione che è pari all’azione di assorbimento di CO2 da parte di 250.000 alberi.

Codice Etico

L’orizzonte sostenibile del gruppo vicentino, si è detto, va, però, oltre la gestione del suo impatto ambientale e si spinge nei territori di una differenziata strategia di responsabilità industriale, sociale e di welfare aziendale. Per esempio, l’azienda vicentina “da oltre 10 anni utilizza un Codice Etico che esprime formalmente principi generali e regole di comportamento”. Standard “che devono essere adottati da amministratori, dipendenti, collaboratori e da tutti coloro che operano in nome e per conto dell’azienda”. Un codice “esteso anche ai quasi 400 fornitori del gruppo” e che pone “particolare attenzione nella tutela della dignità e integrità psicofisica dei lavoratori”.

Il valore dell’inclusione

Tradotto: “Promuovere elevati standard di lavoro e di tutela dell’ambiente, e favorire politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia”. Ma anche “incoraggiare politiche di promozione e tutela delle diversità culturali, linguistiche, etniche e religiose dei lavoratori in un’ottica di inclusione”. Parola chiave, quest’ultima, declinata nel “percorso di inclusione sociale e lavorativa dedicato alle persone diversamente abili in età lavorativa”. Cinque di esse, infatti, lavorano in un reparto creato ad hoc. Quello “per l’assemblaggio delle cartelle colori delle collezioni di pellami del servizio in pronta consegna Gruppo Mastrotto Express”.

WelfaRevolution e territorio

Sotto il profilo del welfare aziendale, “numerose sono le attività messe in campo” da un progetto che nel 2019 ha ricevuto il premio WelfaRevolution quale miglior piano per il benessere delle persone e l’inclusione”. Senza dimenticare le varie attività di condivisione sul “territorio, sia con contributi economici sia con la partecipazione a numerosi progetti”, dalle borse di studio per i figli dei dipendenti ai progetti di sostegno sociosanitario.

Il commento

L’obiettivo di “mettere al centro non esclusivamente il profitto, ma soprattutto le persone e l’ambiente – spiega Chiara Mastrotto – continueremo a perseguirlo con forza e intendiamo testimoniarlo anche attraverso la realizzazione del nostro Bilancio di Sostenibilità. Siamo convinti che per centrare gli ambiziosi obiettivi dell’agenda ONU 2030 c’è, infatti, bisogno del contributo di tutti e il mondo imprenditoriale deve e può trainare questo cambiamento”.

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