Comunicazione, sostenibilità: il futuro per Della Valle e Rosso

Comunicazione, sostenibilità: il futuro per Della Valle e Rosso

Il futuro per Diego Della Valle è la comunicazione. Per Renzo Rosso la sostenibilità. I due imprenditori sono stati protagonisti nel secondo dei cinque giorni di roundtable virtuali organizzate dal Fashion Global Summit di Milano.

Il futuro per Della Valle

“Avevamo raggiunto una fidelizzazione enorme con la nostra clientela. Ma ora c’è un mondo nuovo, fatto da consumatori giovani: cinesi, ma tra poco saranno mondiali”. Un mondo che “ha cambiato il volto al lusso e che vuole un altro linguaggio. Dobbiamo comunicare con i giovani con i loro strumenti e i loro mezzi”. Morale: “Tutte le imprese saranno per metà aziende di comunicazione e per metà aziende di produzione”. Così la vede Diego Della Valle, patron del Gruppo Tod’s. Ne consegue, quindi, che la sfida che attende il suo gruppo sia la scelta dello strumento di comunicazione più adeguato. Secondo l’imprenditore la Cina “ha salvato i conti di molti di noi”, crescerà ancora e resterà il primo mercato. L’America, invece, è “il mercato più caro e complicato. Facciamo tutti fatica a conquistarlo”. In merito alla Borsa e al mondo finanziario, Della Valle ha affermato che “oggi non guardo la Borsa. Se faccio due conti Roger Vivier vale più dell’attuale valutazione del Gruppo Tod’s’”.

 

 

Il futuro per Rosso

“Prima della pandemia la moda era troppo pesante: troppi brand, troppe collezioni. Non se ne poteva più. Avevo pensato di andarmene. Oggi è più affascinante, concreta, produce capi più sensati e con più qualità. Ci sono meno prodotti proposti ed è giusto che venga fatta pulizia” ha esordito Renzo Rosso, timoniere del Gruppo OTB. “Oggi disegniamo le collezioni su un avatar e abbiamo ridotto i costi di prototipia”. Secondo Rosso il futuro del marketing sarà costituito da venditori che gestiranno 200-300 clienti di cui conosceranno tutto, gusti di moda compresi, e proporranno loro i prodotti più adatti”. Ma per l’imprenditore veneto la sostenibilità è il fattore per eccellenza che potrebbe ridare luce alla moda italiana. “Ma la sostenibilità non è un jeans riciclato. È un modo di vivere, un sistema sociale. Dobbiamo interrogarci su quali sono le condizioni dei dipendenti e come possiamo migliorarle”. (mv)

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