Kenya, l’idea: istruiamo gli allevatori per la qualità della pelle

Kenya, l'idea: istruiamo gli allevatori per la qualità della pelle

La pelle è di scarsa qualità? Allora istruiamo gli allevatori. È questa la proposta avanzata nei giorni scorsi dal governatore della regione keniota di Narok, Samuel Tunai. L’esponente politico ha parlato nel corso di un incontro pubblico a Lolgorian Ward. Da questo palco ha proposto ai vertici del Dipartimento per la Zootecnia della contea di avviare un programma di sensibilizzazione degli allevatori sulle corrette modalità per trattare gli animali in vita.

Istruiamo gli allevatori

Come riporta kbc.co.ke, la proposta di Tunai deriva dal presunto respingimento di alcuni carichi di materia prima da parte della Ewaso Ngiro Leather & Tannery. La conceria avrebbe rifiutato il pellame perché ritenuto di scarsa qualità. Tunai ha quindi rivolto un appello ai pastori affinché abbiano cura del proprio bestiame. Secondo il governatore, partecipare a corsi di formazione li aiuterebbe a capire le tecniche da adottare per allevare correttamente il proprio bestiame e proporre alle concerie pelle di qualità migliore. Per esempio, spiega sempre il blog keniota, tra i pastori della comunità Maasai esiste l’abitudine consolidata di imprimere segni sugli animali con un oggetto appuntito o un ferro caldo per renderli identificabili in qualsiasi momento. “Vogliamo assicurarci che le imperfezioni sulle pelli siano eliminate – ha detto Tunai – e durante la macellazione vengano adottate le migliori pratiche con gli strumenti più adeguati”. (art)

 

 

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