Lineapelle a Parigi, la pelle per i francesi, l’erede di Abloh

Lineapelle a Parigi, la pelle per i francesi, l’erede di Abloh

Il 2021 corre a grandi falcate verso la sua conclusione. Lo fa portando con sé grandi preoccupazioni e altrettante grandi speranze. Lo fa, come nella settimana che volge al termine, mettendo in luce alcune tappe molto significative. Una riguarda Lineapelle e il suo format A New Point of Materials che ha portato la sua idea di innovazione responsabile a Parigi. Un’altra ci fa rimanere sotto la Tour Eiffel per scoprire cosa significa la pelle per i francesi. L’ultima resta nella dimensione del più classico dei “what if” cerca di indovinare chi si siederà sulla poltrona creativa di Louis Vuitton dopo Virgil Abloh.

Lineapelle a Parigi

Qualcosa di inedito a Parigi. Per la location scelta: l’Ambasciata d’Italia. Per la modalità di presentazione: una sorta di workshop (in presenza, particolare da sottolineare in questi Covid times) verbale e tattile. Infine, per l’oggetto di tutto ciò: le pelli e i materiali, esempi di “innovazione responsabile” che sono protagonisti di A New Point of Materials.
Leggi qui gli approfondimenti:
https://www.laconceria.it/sostenibilita/lineapelle-illumina-parigi-con-a-new-point-of-materials/
https://www.laconceria.it/fiere/7-dicembre-lineapelle-a-parigi-con-a-new-point-of-materials/

La pelle per i francesi

La ricerca Happydemics condotta per conto dell’osservatorio economico del Conseil National du Cuir lascia, per certi versi l’amaro in bocca. Deriva dalla scoperta, drammatica, che i giovani (i consumatori del futuro presente) del “materiale pelle” non sanno, proprio nulla. Il che lascia aperta la possibilità che, spiegandogliela bene, se ne possano innamorare. Ma, al contempo, mette a disposizione di detrattori e veganimalisti un territorio da colonizzare a suon di populismo.
Leggi qui il nostro approfondimento:
https://www.laconceria.it/conceria/chi-lavora-nella-pelle-quanto-ne-sanno-i-francesi-risponde-cnc/

L’erede di Abloh

Certo, fosse Kanye West, come scrive certa stampa britannica, ci sarebbe da divertirsi. Pure troppo, forse. Questo per dire che, a due settimane dalla scomparsa, è iniziato il gioco del “what if” relativo alla successione di Virgil Abloh alla direzione creativa di Louis Vuitton. Noi un’idea ce l’avremmo. Ma chissà se è quella giusta…
Leggi il nostro approfondimento:
https://www.laconceria.it/lusso/le-prime-indiscrezioni-sullerede-di-virgil-in-louis-vuitton/

Leggi anche:

 

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×